venerdì 7 aprile 2017

La Scozia e la Brexit

Nei giorni scorsi ho sentito qualcuno dire che gli scozzesi sono incoerenti e opportunisti, perché poco tempo fa hanno votato contro la separazione dal resto del Regno Unito e ora vogliono rivotare per separarsi.

Quanta ignoranza.

La Scozia e gli scozzesi si stanno comportando in maniera assolutamente coerente, ragazzi miei.

Perché?
Perché la priorità della Scozia è l'Europa, non il Regno Unito.
In parte per convinzione, in parte per convenienza, ma è così. E lo è praticamente sempre stato.

Quando c'è stato il referendum per l'indipendenza della Scozia, il Regno Unito era nella UE. Quindi uscire dal Regno Unito significava automaticamente uscire anche dall'Unione Europea.
E la strada per fare richiesta per entrarci (o meglio rientrarci) sarebbe stata lunga (anche per la presenza del rimanente Regno Unito al tavolo delle trattative).

Ora però la situazione è diversa: il Regno Unito è uscito dalla UE (formalmente non ancora, il processo durerà circa due anni, ma è irreversibile), con gli scozzesi che però hanno votato in maggioranza per rimanere nella UE.
Rimanere nel Regno Unito significa quindi essere fuori dall'Europa e dover aspettare anni e anni perché il Regno Unito chieda di rientrare (sempre che mai lo faccia).
Una Scozia indipendente invece potrebbe far richiesta di entrare nella UE subito e di sicuro riceverebbe da Bruxelles una corsia privilegiata rispetto ad altri candidati.

In tutta questa storia quindi direi che la Scozia sta tenendo il comportamento più coerente e lineare di tutti.

Saluti,

Mauro.

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